Una ricerca di luoghi e collaborazioni importanti per Chet Baker nei suoi anni italiani. Momenti storici e culturali importanti per la sua musica e la nostra memoria, anni che lo videro collaborare con Nanni Loy ed Ennio Morricone e incrociare la propria strada con Celentano, Mina, Bindi, senza dimenticare l’amicizia con Enrico Pierannunzi e Nicola Stilo.
Matteo Sgobino – voce e chitarra; Francesco Minutello – tromba e flicorno; Alessandro Turchet – contrabbasso.

TRACCE:

1 – Pioggia sul deserto (Stilo) [6.26]
2 – Relaxing with Chet (Umiliani) [4.52]
3 – Arrivederci (Bindi/Calabrese) [5.46]
4 – Living (Beirach) [5.33]
5 – Francamente (Stilo) [5.56]
6 – Chetty’s Lullaby (Baker/Maffei) [4.19]
7 – Il mio domani (Baker/Maffei) [4.47]
8 – With Sadness (Baker/Stilo) [5.52]
9 – Audace colpo (Umiliani) [5.14]
10 – Goodnight Tambu (Minutello) [4.49]

Questo disco nasce da un periodo buio per la musica in generale e per tutti gli artisti costretti dal Covid a non poter lavorare. Da qui la necessità di incontrarci, stare insieme e liberare la creatività. 
Abbiamo così tirato fuori dal cassetto brani che non appartengono solamente al gypsy-jazz ma spaziano liberi tra i generi, cercando di dare corso a tutte le emozioni rinchiuse e inespresse di questo periodo. 
Un momento storico e sociale faticoso, condiviso e superato grazie ad una grande amicizia ed una complicità musicale che ci lega da tanti anni. 
E' stato poi un piacere ospitare dei grandi musicisti come Salvatore, Dario e Antonie, amici speciali e persone splendide con cui desideravo condividere questo momento, non solo telefonicamente. 

Matteo Sgobino voce, chitarra solista e ritmica
Didier Ortolan clarinetto e clarinetto basso
Sebastiano Frattini violino
Alessandro Turchet contrabbasso
Alan Malusà Magno voce, Ukulele, charango, banjo, mandolino, bouzouki

Nicoletta Oscuro voce in "My viola mi vida"
Emanuel Donadelli percussioni in "My viola mi vida" e "Oggi ti lascio domani"

con:
Dario Napoli chitarra solista
Antoine Boyer chitarra solista
Salvatore Russo chitarra solista

TRACCE:

1 – It Had To Be You (Jones/Kahn) [3:27]
2 – Oggi ti lascio domani (Sgobino) [4:33]
3 – My viola mi vida (Sgobino/Samek) [4:17]
4 –Don't Get Around Much (Ellington) [4:45]
5 – Pomeriggio in Sicilia (Sgobino) [5.56]
6 – Mood Indigo (Ellington/Bigard/Mills) [4:10]
7 – Pasqua Con Chi Vuoi (Sgobino) [5:28]
8 – Undecided (Robin/Shavers) [4:25]
9 – Valse De L'Enfant (Sgobino) [3:24]
10 – Fuck Covid Let's Swing (Sgobino) [3:40]
11- Barbara (Sgobino) [3:57]

Le esecuzioni musicali raccolte in questa pubblicazione sono state registrate dal vivo  a San Leonardo (UD) il 9 luglio 1994, presso l’antica pieve,  nell’ambito della rassegna “Po liete u Beneski Slaviji” promossa dal Forum per la Slavia e Folkest ’94.

Con la partecipazione di:
Coro di San Leonardo; Scampanatori di San Leonardo; Liso Iussa – armonica diatonica; La Sedon Salvadie con Dario Marusic – violino; Andrea Del Favero – armonica diatonica; Lino Straulino – chitarra; Maurizio Pagnutti – percussioni; Glauco Toniutti; Giulio Venier; Lucio Bertossi – cornamuse.

Un contrabbassista di formazione classica, un mandolinista bluegrass e un chitarrista di flamenco. Una inaspettata sonorità coerente e affascinante. La magia segreta della musica acustica: l’attenzione al suono, all’intenzione e alla dinamica. Un linguaggio naturale comune e trasversale ai generi, che si scopre capace di raccontare un universo musicale complesso. Dai Balcani alla Grecia, dal Friuli alla Finlandia. Originalità, virtuosismo, tensione ritmica e splendide melodie che, pur con mille improvvisazioni che le accompagnano, restano sempre al centro della scena. Non è jazz, non è etnica: è la nuova frontiera della musica acustica europea.

Massimo Gatti – mandolino
Michele Pucci – chitarra flamenca
Alessandro Turchet – contrabbasso

TRACCE:

1 – La via (M.Gatti) [4.17]
2 – Valzer di Napoleòn (trad. friulano/m.Gatti/m.Gatti-m.Pucci)) [5.15]
3 – Nuvole (a Sara) (M.Gatti) [2.07]
4 – Il cammino dei Balcani (M.Gatti-M.Pucci) [5.35]
5 – Cinzia (M.Pucci) [4.04]
6 – Tzigani Mood (M.Gatti) [4.53]
7 – Rautanen (trad. finlandese/M.Gatti-M.Pucci) [2.58]
8 – Nèif (M.Pucci) [4.43]
9 – Misirlou/Aman/Misirlou (trd.greco/M.Gatti-M.Pucci) [3.57]
10 – Frangenti (M.Gatti) [3.21]

Il millenario riecheggiare del melodioso e ritmico suono dello scorrere delle acque sulle rocce… Antichi temporali, tuoni e piogge che hanno bagnato la pelle di due differenti specie umane nel corso dei millenni, secoli, giorni…
Suoni, musica accompagnata da un naturale coro prodotto dal bramito del cervo, degli ululati dei lupi, dal ruggire degli orsi delle caverne o i gridi di marmotte e aquile. La presenza umana arricchisce queste melodiose e vibranti selvatiche note naturali con echi e tintinnii di vetrose selci lavorate, voci e passi di uomini a caccia tra boschi, praterie e screpitii di antichi focolari che hanno illuminato i cieli stellati nelle preistoriche notti dell’Altopiano di Pradis.

“Progetto Neanderthal” ideato da Mauro Bon, nasce dall’incontro tra natura ed evoluzione umana, ricerca scientifica e sperimentazione sonoro-musicale, e vuole coinvolgere l’udito e l’immaginario di chi lo ascolta trasportandolo in paesaggi e mondi remoti.
I reperti conservati ed esposti al Museo della Grotta di Pradis rivivono sulle note e i suoni di queste tracce musicali offrendo al visitatore un percorso archeologico-sonoro che sembra quasi un eterno viaggio nel tempo.

Mauro Bon – basso elettrico, percussioni, voci, rumori, ebow, flauto

Piccole gemme di mondi straordinari, note minime di arcani sentimenti, attimi fuggenti di narrazioni millenarie: un susseguirsi di colori provenienti da una tavolozza di varia umanità; storie di popoli che furono e, forse, mai puù saranno... Una grande varietà di tinte spalmate da pennelli generosi o avidi, pacifici o tempestosi, vinti ovittoriosi. 
Gioie e dolori che attraversano il tempo e lo spazio e lasciano un'eco durevole in usi e costumi di individui, genti e popoli, uniti o dispersi nel mondo. Una varietà di appunti che l'Aias offre al pubblico con il secondo supporto dedicato ai concerti di Folkest a Capodistria, con la partecipazione di artisti locali e di altre parti del globo, tutti accomunati dall'amore per l'espressione più genuina che sgorga dal cuore dell'uomo, i suoni e la musica di casa propria.

TRACCE:

1. Paolo Bonfanti – Too much madness
2. Braul – E su biela murosa
3. Dario Marusic – Balon Draguzetov
4. Pitura Freska – Cambiarà
5. Fabrizio Poggi e Turututela – Senti le rane che cantano
6. La Sedon Salvadie – Il cjant dal Pastôr
7. Planet Groove & Tulio Furlanic – Poglej Me
8. Vlado Kreslin & Mali Bogovi – Tista Crna Kitara
9. Trio Tresca – Sabato vado a Marino
10. Lino Straulino – Marilenghe
11. Adio, Leon! – Quatro tamburi e un tamburion
12. Enzo Avitabile – Salvamm’o munno
13. Sergio Gato Preden – Sugnàndo Caja Mièia

Alberto Cesa, voce e ghironda del gruppo musicale piemontese Cantovivo, era uno di quelli che hanno sempre pensato che cantare in lingua minore non significasse essere in un angolino, ma nuotare in un lago di magia. Il premio organizzato da Folkest in suo onore guarda a tutta quella musica folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, world, new acoustic, minimalista, chitarristica, canzone d’autore, cantastorie, artista di strada con radici culturali di ogni parte del mondo.
Agli artisti che partecipano viene chiesto di interpretare una canzone della tradizione popolare friulana o scritta nello stile tradizionale.

TRACCE:

1 – Maledet Napoleon – Bratiska [3.49]
2 – I tre re – I Calimani [2.34]
3 – Aghe aghe – Carlo Pestelli [2.38]
4 – Ce partenze dolorose – Little Train Band [5.55]
5 – In gjava – Mesudì [3.56]
6 – Va jù, va jù soreli – Musica Spiccia [2.53]
7 – Vapor di aga – Politikos [3.44]
8 – E l’istât jè passade – Violoncelli Itineranti [3.18]
9 – L’an passât – Ensemble du Sud [4.38]
10 – La Meneghine – Madamè [2.57]
11 – Se sintîs a dì ninine – Suonno d’ajere [3.27]

“Folkest suona a…” è nata come iniziativa da Folkest nell’estate 2020 per proporre una risposta lavorativa dilatata lungo tutto il periodo estivo agli artisti del Friuli Venezia Giulia, ovviamente nei limiti delle possibilità economiche del festival, come segnale di speranza, fiducia e motivazione.
Una serie d’immagini video e sonore realizzate in tutti i paesi solitamente toccati dalla nostra carovana estiva con i più significativi musicisti acustici del Friuli Venezia Giulia e del Cadore.
Foto ricordo, sul tipo di quelle cartoline anni Quaranta e Cinquanta, spesso opera di significativi fotografi dell’epoca (Brisighelli su tutti), con tipiche ambientazioni del periodo e con quella leggera patina di kitsch che le hanno rese negli anni autentici oggetti da collezione, come ci ha insegnato il maestro Gillo Dorfles.

TRACCE:

1 – Pradibosco (Prato Carnico) - Lino Straulino - Cul profum di ciclamin [1.41]
2 – Auronzo di Cadore - Na Fuoia - Là via su quel bel monte [3.01]
3 – Udine - Franco Giordani e Band - Dulà che i Truois i sparìs [3.50]
4 – Romans d'Isonzo - Cool Cat 3io - I soliti Ignoti [3.51]
5 – Sistiana (Duino Aurisina) - I.G. Band - Nabrežinke / Le ragazze di Aurisina [2.31]
6 – Pulfero - I Bintars - Napoleon [2.15]
7 – Fiumicello (Fiumicello Villa Vicentina) - Serena Finatti e Andrea Varnier - Un istante a Circik [3.37]
8 – Maniago - Green Waves - Spancill Hill/ Mcgivney's Hornpipe [2.26]
9 – Flaibano - Grop Tradizionâl Furlan - La Stajare [3.28]
10 – Polcenigo - Alberto Grollo - Verso St.Davis [2.57]
11 – Pinzano al Tagliamento - La Compagnie dai libers Sunadôrs di Ruvigne - Purpurì [3.17]
12 – Pesariis (Prato Carnico) - La Sedon Salvadie - I tre dell'oriente [1.54]
13 – Chiaulis (Verzegnis) - Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino - Doña Ubenza [3.01]
14 – Piano d'Arta (Arta Terme) - Alvise Nodale - Sunsûr [3.41]
15 – Gorizia - Daniele D'Agaro & The Dixieland Strumblers - Do you know what it means to miss new orleans? [3.58]
16 – Campoformido - Lino Straulino e Andrea Del Favero - Mi-La [3.14]
17 – Spilimbergo - Davide De Lucia e Nevio Zaninotto - Serenade, tuas doi voi [3.14]
18 – Pradielis (Lusevera) - Bluegrss Musis - kentucky Waltz  [2.18]
19 – PCercivento - Villandorme - La piccola inglesina [6.33]
20 – Tramonti di Sopra - Matteo Sgobino & Lune Troublante - Anse Noklleginere [4.21]

Un progetto nato da un’idea di Davide De Lucia, Andrea Del Favero, Flavio Paludetti e Cristian Cecchetto, dedicato alla figura dell’artista inglese Gordon Matthew Sumner, meglio noto al grande pubblico come Sting.
Non una semplice selezione di una serie di canzoni , magari esclusivamente delle più famose, per un concerto di cover, per un concerto di cover, ma un’analisi e una rilettura di una parte dei tanti brani scritti da Sting alla luce di alcune considerazioni musicali, tecniche, estetiche e letterarie.
Una collaborazione tra l’Associazione Musicale Tomat e Folkest che prosegue negli anni nel campo delle proposte musicali sia formative che di spettacolo.
Il cofanetto è completato dal DVD contenete la ripresa dell’intero concerto, per la regia di Claudia Brugnetta, in sinergia con Videe, azienda territoriale a carattere internazionale.

Francesca Viaro – voce
Cristian Cecchetto – batteria
Davide De Lucia – tastiere
Eugenio Dreas – basso
Flavio Paludetti – chitarre
Jacopo Russo – percussioni
Nevio Zaninotto – sassofono

TRACCE CD:

1 – If You Love Somebody Set Them Free [8.05]
2 – All this time [5.42]
3 – Roxanne [3.55]
4 – Bring on the night [6.03]
5 – It's probably me [5.11]
6 – Seven days [4.41]
7 – Fragile [4.06]
8 – Englishman in New York [4.30]
9 – Mand about you [4.01]
10 – Shape of my Heart [4.58]
11 – The hounds of Winter [5.08]
12 – TI was Brought to my senses [6.51]
13 – A tousand years [5.53]
14 – Every breath you take [7.33]

TRACCE DVD:

1 – If You Love Somebody Set Them Free [8.05]
2 – All this time [5.42]
3 – Roxanne [3.55]
4 – Bring on the night [6.03]
5 – It's probably me [5.11]
6 – Seven days [4.41]
7 – Fragile [4.06]
8 – Englishman in New York [4.30]
9 – Mand about you [4.01]
10 – Shape of my Heart [4.58]
11 – The hounds of Winter [5.08]
12 – TI was Brought to my senses [6.51]
13 – A tousand years [5.53]
14 – Every breath you take [7.33]

Grand Tour vol. 1 è l'album di esordio di un progetto in due volumi concepito da ESGEnsemble Sangineto come omaggio alla musica popolare italiana attraverso la reinterpretazione di un brano tradizionale per ciascuna delle 20 regioni italiane. Il progetto mira a rivalutare il folklore musicale italiano mettendone in luce la ricchezza delle tematiche antropologiche e fotografando le sue varianti regionali, linguistiche e culturali, senza avere pretese strettamente filologiche. Avendo cura degli elementi regionali caratteristici e nel pieno rispetto della tradizione di partenza, ESG aspira a fondere le melodie originarie con un gusto musicale più attuale, di respiro “internazionale ed europeo", nella prospettiva di dare una continuità alla storia musicale italiana creando al contempo dei punti di contatto con altre tradizioni europee (quella irlandese, francese, bretone e scozzese) per ricreare un amalgama musicale di brani che - benché cantati su testi in italiano e dialetto - rimandano all'universo del folk europeo nel suo complesso, con influssi molteplici anche dalla musica antica al neo-trad contaminato.
Il titolo Grand Tour vol. 1 è un esplicito richiamo al viaggio attraverso l'Europa intrapreso dai rampolli delle famiglie aristocratiche britanniche e nord europee nel XVIII secolo, considerato indispensabile per completare la formazione politica, e soprattutto culturale e artistica di un membro dell’élite. Tappa fondamentale e irrinunciabile meta del viaggio di istruzione era l'Italia - e in particolare le città di Roma, Napoli, Firenze e Venezia - in cui si poteva venire in contatto con imponenti vestigia della cultura classica.
Protagonista di questo viaggio musicale in due volumi sarà tutta l'Italia, rappresentata in tutta la sua poliedricità attraverso le sue 20 regioni, alla scoperta della loro ricchezza culturale e musicale.